Rocca Pietore è terra ricca di leggende e racconti della tradizione ladina tramandati fra le generazioni.
Dalle stue di una volta, i moderni salotti, nelle quali le famiglie si ritrovano la sera e dai tabiei da mont, i fienili sugli alpeggi, dove ci si ritrova finito il lavoro, questo prezioso bagaglio di storie e di trame è arrivato fino ai giorni nostri.
Partendo dalla Marmolada, passando per il Piz de Guda fino a giungere ai Serrai di Sottoguda, numerosi sono i luoghi di Rocca Pietore legati ad una leggenda, in un viaggio fantastico tra fantasia e realtà.
La leggenda di Re Ombro e Ombretta, sicuramente una delle più conosciute, racconta di una principessa bellissima promessa in sposa dal Re Ombro ad un bel principe, ma ben presto trasformata in pietra dalla matrigna invidiosa. Si dice che passando per la Val Ombretta e guardando con attenzione la parete sud della Marmolada, si possa scorgere scolpita nella roccia l’immagine di Ombretta e che la chiave del portone di bronzo dei Serrai, regno fiabesco del Re Ombro rimase per molto tempo appesa alla porta della chiesa di Sottoguda.
Altra leggenda molto conosciuta, Le eivane (ondine) del Lèch dai Giai, narra di queste figure femminili tipiche della cultura ladina, le odine appunto o eivane, meravigliose fanciulle che solevano fare il bagno in questo angolo di paradiso.
E poi El Salvan dal luoster, ambientata a Albe e Valier, Le Popace di Lasta, ambientata a Laste e La Madonna de la Nef, ambientata sui pascoli della Marmolada, diventati ghiacciaio: nel volume “Leggende Ladine delle Dolomiti” è possibile intraprendere questo fantastico viaggio fra i luoghi di Rocca Pietore che raccontano storie.
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