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Carlo Delcroix: medaglia d’argento al valor militare

A Carlo Delcroix, militare italiano, decorato della Medaglia d’Argento al Valor Militare, è intitolato l’edificio della vecchia scuola elementare di Sottoguda, oggi sede dell’Ufficio Turistico.

Carlo Delcroix nacque a Firenze il 22 agosto 1896.

Nella primavera del 1916 raggiunse il 3°reggimento bersaglieri sul settore alpino,  prestando il suo servizio fra la Marmolada e il Col di Lana. Il 17 aprile dello stesso anno partecipò alle azioni per la conquista del Col di Lana, e successivamente alle battaglie per la conquista del Monte Sief e della Mesolina durante le quali si distinse per il suo coraggio. A novembre fu posto al comando di una sezione speciale di mitragliatrici in zona Marmolada, a circa tremila metri di altitudine. 

L’inverno del 1916/17 fu rigidissimo. Ai primi di gennaio del 1917 fu nuovamente trasferito: ebbe l’incarico di dirigere i lavori di sgombero neve sulle mulattiere della Marmolada. Nel febbraio del 1917 fu trasferito a Malga Ciapela con l’incarico di istruire le “fiamme verdi” al lancio delle bombe a mano.

L’11 marzo del 1917, durante un’ esercitazione, iniziò una forte nevicata che costrinse i militari a sospendere l’addestramento, e non permise agli artificieri di rimuovere gli ordigni inesplosi. 

Nevicò tutta la notte e il giorno dopo un bersagliere che scendeva dalle prime linee calpestò una bomba e, rimanendo gravemente ferito, morì. Nessuno osava addentrarsi in quel terreno disseminato di bombe: Delcroix per evitare altre disgrazie fece allontanare tutti e si mise a bonificare la zona: setacciò con le mani, palmo a palmo tutto il terreno innevato, facendo brillare gli ordigni inesplosi in sicurezza. 

Verso sera trovò una bomba, che cerco di lanciare nel sottostante torrente Pettorina, ma questa gli scoppiò tra le mani. Riuscì a sopravvivere a questo terribile incidente e a superare con grande forza d’animo il fatto di aver perso le mani e la vista.

Fu decorato Medaglia d’Argento al Valor Militare. Parlamentare fascista dal 1924 al 1943; fu tra i fondatori dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra, dando impulso a un’opera di assistenza fra le più perfette d’Europa e ad un’azione di propaganda che ha varcato i confini del paese. 

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